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  • Writer's picturemille mariu

Andiamo a ballarci sulle nuvole?















Lo sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato senza troppe attese.

Il tempo galantuomo non risparmia mai le emozioni lacrimose.

Queste esperienze rimarranno in noi per l’eternità, non sarà facile dimenticare. 

Il seme è nella terra, per le vie del mondo e germoglierà; dovrebbe essere così quando lasci tutto all’incondizionabile forza degli abbracci.

Il fiume corre veloce, colora di nuove emozioni il cuore.

Gli occhi negli occhi di chi ha visto altro oltre a noi.

Le mani sfiorarsi e sorprenderci.

Sorridere in lacrime per le emozioni sacre.

L’ascolto di chi, in lingua non poi tanto straniera, ti dice quanto ti vuole bene.

Non perdono di luce gli occhi che

Per mano

Camminano la notte

Sulle strade del mondo.

Il fiume parlò. Non dovevamo avere paura, di niente; alla fine dei conti, i conti tornano e a conti fatti si perde sempre troppo tempo da soli a rimuginare l’inutile senso.

Ci guardammo le mani, bastò guardare quanta ricchezza avevamo accumulato. La felicità era lì, tra le nostre dita sporche di tempera, briciole, pane, terra, foglie, sale, abbracci, baci.

Ci venne da sorridere e da non smettere più. 

Ali bianche spiegarono il cielo che azzurro pastello accolse i nostri desideri tutti stavolta rivolti a loro.

Andiamo a ballarci sulle nuvole?

Volano, loro volano, possono farlo e anche adesso ci stringono le mani.


millemariù°

Sighetu Marmathei, Romania, 2013.

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